Giorgio Cordini, conosciuto per essere stato chitarrista di Fabrizio De André e di altri interpreti della canzone italiana, insieme alla cantante Maria Alberti e al polistrumentista uruguaiano Cesar Rivero, prova a mettere insieme la canzone d’autore con la musica popolare sudamericana. E’ un confronto di tradizioni diverse che trova punti d’incontro nei temi affrontati sia dai grandi cantores argentini, cileni, cubani, sia dai più grandi cantautori italiani: il sogno di libertà e di giustizia, il senso di solidarietà e di fratellanza, il desiderio di pace. Un incontro non solo di argomenti trattati nei testi, ma anche di sonorità e di atmosfere, in un tentativo di fusione delle due culture musicali, quella popolare sudamericana e quella italiana.
Il concerto vuole restituire alla gente che lo ascolta, parole diverse da quelle che quotidianamente ci aggrediscono e dipingono un mondo corrotto, in cui nessuno riesce più ad avere riferimenti certi. E' il tentativo di proporre una cultura “differente”, come canta Mercedes Sosa nella sua famosa canzone "Solo le pido a Dios", di offrire uno sguardo ristoratore, è la proposta di pensieri alti, che possono svelare nuovamente l'esistenza di mete di grande valore. Con l'esecuzione di "Solo le pido a Dios", "Gracias a la vida" di Violeta Parra, "Oh que serà" di Chico Buarque de Hollanda, "Mio fratello che guardi il mondo" di Ivano Fossati, si accompagna l'ascoltatore a riscoprire l'uomo con la sua umanità e gli ideali alti a cui può aspirare.
Il repertorio è basato su arrangiamenti di Giorgio Cordini che alterna la chitarra acustica a quella classica. Non mancano alcuni brani inediti, ispirati agli argomenti che ricorrono nelle altre canzoni in programma, che ne riprendono il linguaggio musicale.
Formazione:
Giorgio Cordini: chitarra e voce
Maria Alberti: voce e percussioni
Cesar Rivero: percussioni, charango, chitarra e voce
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