Curiosità su Chitarre d'Autore


Quando si è trattato di definire i dettagli del libretto da inserire nella custodia del cd, ho preferito non elencare nei particolari i nomi dei musicisti che eseguono le varie parti, come invece si fa di abitudine. In seguito mi sono accorto che molti appassionati desideravano conoscere alcune notizie sulla produzione del cd, notizie che io stesso ormai stento a ricordare. Per accontentare i più curiosi ho cercato di ripassare mentalmente tutte le sedute di registrazione, effettuate tra l’altro in periodi diversi, ed approfitto di Internet per “svelare” questi piccoli segreti. Ecco qui un elenco di tutti i brani del cd con i nomi dei musicisti che vi hanno suonato, gli strumenti utilizzati e altro...

Sally: Ho suonato io solo. In entrambe le tracce, che si distinguono abbastanza facilmente, suono la mia Taylor 614 CE. L'introduzione "Signori..., i miei amici!" è tratta da un concerto registrato al festival provinciale dell'Unità a Brescia, nell'estate del 2000.

Alice: Ho suonato anche qui la chitarra acustica Taylor: una traccia per la parte ritmica, un'altra per inserire qua e là degli arpeggi di colore, una terza per la melodia vera e propria. Successivamente Max Gabanizza ha registrato la parte di basso. Riascoltando le registrazioni mi sono reso conto che nella seconda strofa potevamo inserire una ulteriore parte di basso per realizzare una specie di 'solo', una sorta di variazione sul tema. Così Max è intervenuto nuovamente e poi anch'io ho doppiato la stessa parte con la chitarra.

Vecchio Frack: Qui gli strumenti sono due chitarre classiche: la mia Almansa e la Raimundo di Michele Ascolese. Le due parti sono state registrate separatamente: prima quella di 'accompagnamento' che è realizzata da Michele, poi la mia che esegue la melodia. Dimenticavo: sono state aggiunte da me, in un'ulteriore traccia, alcune frasi di risposta alla melodia. Il brano, nato come un provino, era stato mixato e le registrazioni originali erano andate perdute. Quando ho deciso di inserire Vecchio Frack nel cd ho recuperato il 'master' del provino ed ho notato che 'suonava' talmente bene che avremmo faticato non poco a rifarla ad un livello così alto. Ripartendo dal mix ho aggiunto una traccia registrata a casa mia con il bouzouki in diretta e l'ho rimixato, sempre in casa. Il risultato sembra buono!

Il pescatore: La registrazione risale al '97. Ho usato la mia chitarra Martin D28 per l'introduzione e la parte principale, la Takamine blu (chitarra che non ho più!) per l'assolo 'tipo country' e il mio mandolino Ibanez. Con una tastiera (è l'unico inserto con tastiere di tutto il cd!) che ho trovato in studio, ho suonato degli accordi nell'ultimo ritornello, con un suono 'tipo Hammond'. Le percussioni (uno shaker, un tamburello ed un tamburo nei ritornelli) sono campioni programmati da Ezio Franzoni, factotum in studio!

Mio fratello che guardi il mondo: Sono tre le chitarre che ho registrato (con la solita Taylor). La prima è la ritmica e suona dall'inizio alla fine, la seconda esegue degli arpeggi dove c'è il riff del brano (prima della strofa), la terza suona la melodia. Il solo finale è eseguito da Mauro Pagani con un bizzarro strumento elettrico a corde doppie (non ha un nome!), che è una via di mezzo tra una chitarra ed un mandolino. Le percussioni sono state suonate da Massimo Duraccio.

Il cielo d'Irlanda: Qui ho suonato la chitarra Taylor dall'inizio alla fine eseguendo la parte che comprende bassi e melodia insieme, a parte il breve solo tipo blues dopo il primo ritornello, dove non si sentono più appunto i bassi. L'accompagnamento è di Enrico Mantovani che suona la sua ormai inseparabile Takamine. Successivamente ho inserito un bouzouki per ottenere delle variazioni di suono (soprattutto nei ritornelli). Anche qui le percussioni sono di Massimo Duraccio.

Ti porterò via: E' stata la registrazione più sofferta! L'avevamo effettuata in un primo tempo Enrico ed io (a Izano dall'amico Carlo Bellani, che ringrazio ancora!) e sembrava a posto, ma quando abbiamo dovuto aggiungere le percussioni mi sono reso conto che c'erano delle imprecisioni. Dopo innumerevoli, ma inutili tentativi di 'raddrizzare' il tempo, abbiamo dovuto desistere e ricominciare daccapo con le registrazioni! Alla fine sono rimaste la mia chitarra (Taylor) che esegue la melodia insieme ai bassi, la chitarra di Enrico che esegue l'accompagnamento insieme ai controcanti ed ancora una mia chitarra aggiunta successivamente, che fa il breve assolo finale. Le percussioni sono suonate da Massimo Duraccio. Il basso è stato suonato (buona la prima e nessuna correzione!) da Max

La canzone di Marinella: Sono due chitarre classiche. Quella di Enrico Mantovani esegue la melodia insieme ai bassi, la mia si aggiunge alla parte di Enrico, con una seconda voce e con dei colori. Nell'introduzione e negli inserti dove è stata aggiunta la voce dell'attore, la situazione si ribalta: io suono melodia e bassi ed Enrico mi doppia sull'ottava alta. Luca Quaia, l'attore, recita il testo del 'Canto del servo pastore' tra una strofa e l'altra.

Dall'altra parte del vento: Ho suonato la chitarra Taylor dall'inizio alla fine ed ho successivamente aggiunto un bouzouki. Anche l'assolo è suonato con il bouzouki. Qui le percussioni (jambè e shaker) sono suonate da Joe Damiani.

I miei amici: Il recitato è dell'attore Luca Quaia e la chitarra è suonata da me. Più precisamente, dopo aver fatto recitare il testo a Luca, ho cercato tra le ritmiche che avevo già registrato quella che si adattasse di più come sottofondo a questo testo. L'ho individuata nella parte finale di 'Mio fratello che guardi il mondo' e da lì l'ho prelevata. Mi sembra che stia bene!

L'anno che verrà: La mia chitarra è sola, dall'inizio alla fine ed esegue canto, bassi e variazioni contemporaneamente. Ho aggiunto soltanto una seconda chitarra nell'inciso, facilmente distinguibile per il suono filtrato da un effetto flanger, perché mi sembrava troppo debole la sola chitarra principale. Un giorno dopo l'altro: Sono semplicemente due tracce di chitarra classica (l'Almansa), suonate entrambe da me.