Giornale di Brescia
Domenica 11 settembre 2005

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Gran finale del Festival Acoustic Franciacorta a Provaglio d’Iseo
Bubola e Zappa al Monastero

 

Massimo Bubola

  

 Oggi a Provaglio d’Iseo sarà la giornata più intensa del festival Acoustic Franciacorta, la tre giorni dedicata alla chitarra acustica, organizzata dalla Libera Accademia in Franciacorta, che ha visto coinvolti tre Comuni (con Provaglio, anche Coccaglio e Passirano), gli Amici del Monastero e la Fondazione San Pietro in Lamosa. Nella terza e conclusiva giornata (ingresso libero), gli appuntamenti nel Monastero di San Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo si moltiplicano, nell’alternarsi di seminari sulla chitarra acustica con incontri con la danza e la poesia (ore 15.30 i ragazzi percussionisti della «Tributùm», Nicola, Daniele, Francesca, Delia, Thomas, Pietro, diretti da Gaspare Bonafede; ore 16.30 il chitarrista Danilo Di Prizio e l’attore Enrico Bolzoni in «Poesia ininterrotta»; il chitarrista Luca Francioso e la danzatrice Alessia Garbo in «Argile»; ore 17,45 i suoni della chitarra acustica con Riccardo Zappa; ore 18.30 i segreti dell’amplificazione con il fonico Guido Andreani), per giungere al gran finale alle 20.45 con il concerto di Riccardo Zappa, seguito dal cantautore Massimo Bubola che sarà accompagnato dal violinista Michele Gazich e dal chitarrista Simone Chivilò. Per l’occasione Massimo Bubola seguirà nella scelta dei brani un filo che conduce alla spiritualità ed alla religiosità dell’uomo. Durante la giornata saranno visitabili stand con vinili e cd rari e da collezione, strumenti musicali di pregio, una mostra ideata da Rolando Giambelli, che ritrae grandi chitarristi ed un laboratorio di liuteria. L’apertura alle 11.30 è affidata nella Galleria Bettini del Monastero alla presentazione di un libro di Daniela Bonanni, «Spaziomusica Spaziobruno», in cui il ricordo di Bruno Morani, scomparso da due anni, storico e mitico gestore di un locale che a Pavia ha fatto la storia della musica per decenni, è affidato alla testimonianza in punta di penna di più di 400 musicisti che, già famosi o ai loro primi passi, sono passati da Spaziomusica: da Ligabue a John Renbourn, da Mauro Pagani a Cristiano De André, da Fabio Treves, che del libro firma la presentazione, a Flaco Biondini, tutti hanno un episodio da raccontare. Venerdì sera, a Coccaglio, all’apertura del Festival, ha emozionato il concerto che ha visto protagonisti Daniele Bazzani e, nella seconda parte, la cantante tunisina Mouna Amari accompagnata dal percussionista etnico Federico Sanesi. Mouna Amari in buon italiano ha anche lanciato un accorato appello: «Io sono cresciuta in un quartiere di Tunisi in cui convivono con le moschee la cattedrale cristiana e la grande sinagoga. Ho sempre giocato e studiato con tutti gli altri bambini, in pace. Così e solo così è possibile vivere. E allora io chiedo ai terroristi di non farsi esplodere e ai politici di non mandare i ragazzi alla morte». Raffinatissimo poi il discorso musicale, che visita il Medio Oriente e l’Africa, l’India e l’Italia, con un’esecuzione in lingua araba di Sidùn di Fabrizio De André, accompagnata dal bouzouki di Giorgio Cordini, musicista che ha collaborato con Fabrizio De André e che del Festival è il direttore artistico.

 

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